Ieri era la giornata della #gentilezza, l’ho scoperto tramite Burabacio. Sinceramente, non sono una fan delle giornate “a tema”, ma quella di ieri, cadeva e ancora cade – continua a cadere nel vuoto, come Alice nel Paese delle meraviglie – a fagiolo. Per stress personali e mancanza di impegno concreto da parte mia, sono giorni che non riesco ad essere gentile creando tensioni che non fanno bene a nessuno e che, a catena, creano nell’aria inutili tempeste elettriche.
Oggi, con fuso orario, mi regalo e vi regalo la frase di una scrittrice francese che mi piace molto [se masticate il francese e siete curios*, su www.gutenberg.org trovate molti dei suoi libri, gratis e in vari formati]. Si faceva chiamare George Sand – il suo vero nome era Amantine Aurore Lucile Dupin – , girava per Parigi in pantaloni a metà ‘800 e cercava di vivere scrivendo. Era una tosta, sì, ma sapeva quanto importante e forte fosse l’essere gentili con gli altri e con se stessi. Ce lo manda a dire dall’Aldilà, mentre si fuma una sigaretta al profumo di fiori nei suoi comodi pantaloni.
#BeKind George Sand (pen name of Amantine-Lucile-Aurore Dudevant, 1804-1876) suggests us to guard well kindness, which is fundamental in human relationships. Kindness imparts a sense of lasting well-being and promotes #empathy & understanding among people.George Sand was a strong woman, living alone in Paris, wearing pants in the 19th century, trying to earn a living as a full-time writer, but she was aware of the power and importance of kindness.PS: Visit www.gutenberg.org to find & read her works for free!#GiornataDellaGentilezza#WorldKindnessDay